OLINE IL BILANCIO SOCIALE 2020

Il Bilancio sociale 2020 è scaricabile dal link riportato in fondo a questa pagina internetIl 2020 è stato per il mondo intero, per l’Italia e per i nostri territori l’anno certamente più difficile e problematico che ciascuno di noi possa ricordare.

Anche la nostra RSA è stata ovviamente interessata dal fenomeno pandemico con le sue tristissime conseguenze. Abbiamo versato molte lacrime, cancellato tanti, troppi nomi dai nostri registri, non abbiamo potuto nemmeno concederci la consolazione di un abbraccio, di una stretta di mano, con i parenti che chiedevano di sapere, di capire, di parlare. Con poche e spuntate armi abbiamo fronteggiato un nemico di fronte al quale l’intero sistema socio-sanitario non era preparato ed i piani d’emergenza sono risultati all’inizio inefficaci. Nelle prime settimane tutti abbiamo avuto la tentazione di arrenderci, ma non lo abbiamo fatto. E benché ancora oggi subiamo le conseguenze di quello tsunami non ancora terminato (difficoltà economiche-lavorative, ostacoli alla normale interazione tra ospiti e familiari, paure e timori che il contagio porta con sé) abbiamo deciso di non lasciarci vincere dalla paura, di non richiuderci su noi stessi, anche grazie alla splendida scoperta dei vaccini anti Covid-19, ma di reagire e continuare con rinnovata forza, con l’aiuto ed il supporto del nostro straordinario personale e con i contributi e sostegni dei preziosissimi donatori e volontari, in quell’ opera di assistenza ed aiuto che caratterizza la struttura da sessant’anni e che porterà la Casa della Serenità ad essere, con l’ampliamento e la nuova edificazione, ancora più “ricca, funzionale, integrata, multi servizio” di quanto la conosciamo oggi, ma sempre luogo di calda e sincera accoglienza per tutti.

 

Il Presidente

Gianluigi Conti

 

 

L’anno 2020 è stato per tutti gravoso, di grande impegno e sofferenza, soprattutto per le RSA che sono state, in conseguenza alla pandemia, le più colpite e quelle che hanno dovuto gestire le conseguenze della più completa impreparazione del sistema. L’aggravante di avere all’interno ospiti fragili e con compromissioni fisiche e psichiche importanti non ha fatto altro che aumentare le difficoltà. I primi mesi, da febbraio ad aprile, sono stati i più impegnativi dove sono mancati numerosi ospiti e l’incidenza di malattie tra gli operatori è arrivata a sfiorare il 45%. Tutto il personale della struttura ha stretto i denti ed ha garantito, in condizioni fisiche e psicologiche quasi impossibili, il servizio con professionalità e disponibilità massima, cercando di rendere la vita comunitaria degli ospiti la più tranquilla e serena possibile. E’ indubbio che la chiusura imposta, il mancato contatto con i famigliari, il venire meno della socialità per come eravamo abituati e le preoccupazioni si siano fatte sentire, ma tutti gli operatori sono sempre stati attenti ad attenuarne gli effetti con progetti coinvolgenti e aggreganti. Nel periodo da maggio a fine estate lentamente il quadro è migliorato ed è stato possibile far rincontrare, se pur in massima sicurezza e con regole ferree, gli ospiti con i famigliari. All’inizio dell’autunno, con il riaccendersi della pandemia, abbiamo dovuto applicare protocolli più stringenti che, sebbene impopolari, hanno permesso di registrare nessuna positività tra gli ospiti e i dipendenti.

A chiusura di un anno così impegnativo e difficile, guardando a ritroso e facendo un bilancio di quanto successo, voglio sinceramente ringraziare il D.S. e Referente Covid-19 dott.ssa Maria Cottinelli e tutto il Personale per l’impegno, la professionalità, la competenza, la dedizione ed il lavoro di squadra dimostrato che ha permesso di continuare ad erogare in sicurezza il servizio assistenziale agli ospiti e relazionare con i famigliari.

 

Il Direttore

Bettino Belinghieri

 

 


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